Il territorio piemontese, per via della sua conformazione orografica, ha visto già nel secolo scorso il proliferare di siti trasmissivi con tecnologie radio di vario genere. Ancora oggi, al fine di fornire connettività a banda larga (e conseguentemente i servizi innovativi che la richiedono) alla popolazione piemontese, anche e soprattutto nelle aree rurali e montane non raggiunte da fibra ottica (o comunque non in maniera sufficientemente capillare), sono in corso progetti per la realizzazione di nuovi siti ed infrastrutture atte ad ospitare apparati radio ed antenne per comunicazioni wireless.
Per evitare la realizzazione di un numero eccessivo di nuovi siti trasmissivi, nonché per perseguire un ammodernamento delle reti, un miglioramento delle coperture territoriali e dei servizi, un’ottimizzazione della logistica dei siti stessi, una condivisione delle risorse ed una conseguente riduzione dei costi di gestione, occorre raggiungere una conoscenza puntuale ed approfondita delle risorse a disposizione sul territorio (siti, tralicci, antenne, frequenze utilizzate e libere, coperture radio, servizi attivi, ecc.), nonché delle necessità relative a nuovi servizi da attivare e su quali aree, piuttosto che relative a servizi da migliorare, estendere o disattivare.
Tale conoscenza, raggiungibile con la realizzazione di un vero e proprio catasto delle infrastrutture di telecomunicazioni, sia wireless che cablate, consentirà non solo di poter gestire al meglio le risorse del territorio, condividendo ove possibile i mezzi ed integrando le reti, ma anche e soprattutto di poter progettare future reti e servizi in tempi ridotti e con minori sprechi, ottimizzando ed ingegnerizzando il settore delle telecomunicazioni piemontesi.
A tale scopo il CSP ha realizzato, nell’ambito delle proprie attività di ricerca finanziate da Regione Piemonte, il progetto MetTeReRaMi (Metodi e Tecnologie per l’Integrazione delle Reti radio Multiservizio della Regione Piemonte), una raccolta organizzata delle informazioni, oggi in possesso di vari enti pubblici e/o privati, su quanto fisicamente presente presso i siti di trasmissioni radio, affiancata da sopralluogo presso alcuni siti e recupero di documentazione multimediale (foto e video, anche tramite impiego di drone volante). Tali informazioni sono state georeferenziate ed inserite in un database, quindi rese visualizzabili su mappa tramite un applicativo web realizzato ad hoc che ne permette la ricerca, la consultazione e l’eventuale modifica tramite profilazione utente, nonchè la Simulazione LoS
per ogni sito trasmissivo e per altezza dell’impianto.
L’applicativo web è stato integrato con QGIS, al fine di poter visualizzare informazioni relative a diverse infrastrutture regionali (quali ad esempio acquedotti, elettrodotti, fibre ottiche) e consentirne una valutazione complessiva.