La festa, domenica 16 dicembre, dalle ore 18,30, Blah Blah – Via Po 21, Torino
Si chiamano Creative Commons Licences, e sono uno strumento di circolazione aperta per le opere protette dal diritto d’autore. Un sistema “libero” perché permette al titolare dell’opera, letteraria, artistica, musicale, o quant’altro, di scegliere come condividere i propri contenuti. Un distinguo importante se si pensa che il copyright classico stabilisce a priori una restrizione totale dei termini di utilizzo e condivisione, riservandoli unicamente al titolare dell’opera.
Molti artisti, creativi, scrittori, filmmaker, hanno quindi deciso di scegliere un’alternativa, che pur tutelandone l’opera d’ingegno, permettesse la condivisione dei contenuti secondo le loro esigenze, che non necessariamente sono quelle di chiudere ad ogni opzione condivisa e aperta, anche solo in parte.
Spesso, infatti, liberare i contenuti rendendoli disponibili per tutti, amplifica il valore del messaggio, la sua visibilità, creando un mercato importante per chi non dispone di un apparato promozionale e di una rete commerciale di alto livello. Ma non si tratta solo di una soluzione di nicchia: non mancano infatti gli artisti di grido che hanno compiuto questa scelta, un po’ per amore dell’idea che la cultura sia di tutti, un po’ perché la condivisione amplia, appunto, anche l’orizzonte del mercato, facendo giungere un’opera dove , a pagamento e con forti restrizioni d’uso, potrebbe non arrivare mai: un pubblico più giovane, o magari diverso da quello abituale.
Creative Commons è quindi una realtà ormai consolidata; anche in Italia, da quando, circa 10 anni fa, un gruppo di esperti, giuristi, appassionati, decise di tradurre in Italiano le licenze internazionali, adattandole all’ordinamento giuridico del nostro paese.
Dei risultati raggiunti nel corso di questi 10 anni, si parlerà durante la tavola rotonda di apertura, prevista dalle 18,30-19,30 con titolo “Produrre e Distribuire in Creative Commons” a cui partecipano filmaker, musicisti, curatori d’arte ed esperti delle licenze libere.
La serata prosegue con un aperitivo, fino alle 21, per chiudere poi con una serie di performance artistiche, musicali e il DJ set, tutto rigorosamente licenziato Creative Commons. Il programma è disponibile alla pagina: http://creativecommons.it/CC10party
Riferimenti
CSP – Innovazione nelle ICT
Maria Costanza Candi
candi@csp.it
Creative Commons Italia
Claudio Artusio
claudioartusio@gmail.com
Centro Nexa su Internet & Società del Politecnico di Torino (DAUIN)
Giuseppe Futia
giuseppe.futia@polito.it
Top-IX – Torino Piemonte Internet Exchange
Tiziana Motta
tiziana.motta@top-ix.it